James Senese in concerto giovedì 19 maggio, ore 21 al Trianon Viviani, con James is back, titolo del suo ventunesimo album.
Il Coltrane partenopeo è sulla scena da oltre cinquant’anni. Un’icona artistica che è ancora un punto di riferimento per le nuove generazioni musicali.
James Senese ha sempre suonato e cantato i “vinti”, quelli che non hanno mai avuto voce, con l’energia e la rabbia del suo sax e della sua voce; un vero e proprio “Nero a metà”. Lo fa anche in questo suo ultimo lavoro discografico, il decimo in studio da solista, a 9 anni da È fernut’ ‘o tiempo.
Nato in Pandemia, l’album che si può trovare anche in versione vinile, è un vero ritorno alla vita grazie all’amore, come racconta Senese.
Per James is back ho guardato un po’ dappertutto, per trovare una voce comune che potesse entrare nel cuore della gente: un concerto molto sofferto ma pieno d’amore. Ed è proprio l’Amore quello che io cerco in ogni momento della mia vita e della mia arte. Il lavoro che ho fatto è stato di cercare un unico suono: quello della verità, il mio essere nero e bianco, per potermi ritrovare, e rintracciare la mia identità
In mezzo secolo di carriera Senese ha attraversato generi, epoche e mode, con una coerenza artistica e intellettuale mai corrotta dal commerciale. Questa sua forza artistica gli deriva di certo anche e soprattutto da come è iniziata la sua vita.
Gaetano, questo il suo vero nome, nasce a Napoli il 6 gennaio 1945 nel quartiere Miano. Figlio di James Smith e della giovanissima Anna Senese, Jamesiello come lo chiamano nel quartiere, incarna esattamente ciò che viene raccontato nella famosissima Tammurriata Nera. A dispetto del colore della pelle, che poteva risultargli ostile, Gaetano riesce a farsi amare da tutti. Col tempo e grazie alla sua bravura, diventerà un simbolo di pura napoletanità.